Ormai ad Ascoli siamo di casa. La bella città marchigiana ci accoglie ancora una volta per disputare i campionati nazionali. Arriviamo il giorno prima in serata. In piazza Arrigo si stanno disputando le competizioni interne degli sbandieratori. Ci avvolge il caldo irradiato dalla pietra che forgia la piazza ed il tifo del pubblico sugli spalti. Iniziamo a sentire il sapore metallico in bocca che anticipa le competizioni. Sono i primi assaggi di domani, nel momento in cui saremo noi a scendere sul campo di gara. Quest’anno invece che in due gironi di Bronzea si è scelto di raggruppare tutti in un’unica giornata.
Saremo quindi ben 16 gruppi. Ecco le cronache della competizione.
COPPIA
La sveglia suona presto e anche se divisi in hotel diversi ci troviamo con i ragazzi della coppia, saranno i primi a misurarsi con gli altri atleti. Manca qualche ora, durante la colazione si inizia la fase di concentrazione. Sguardo perso nel vuoto, cuffie nelle orecchie ed occhi al cielo delle morose che siedono davanti a due zombi. In una piazza ancora deserta entrano decisi nella zona davanti al palco della giuria. L’inizio è buono, peccato che il vento ci metta lo zampino deconcentrandoci così qualche bandiera cade rocambolescamente a terra. Prima nella fase a tre, poi a quattro bandiere, raccolgono gli attrezzi e proseguono diritti al finale senza perdere grinta.
PICCOLA SQUADRA
Un momento per prendere fiato e si passa al riscaldamento per la piccola, la prova esce perfetta. Ci disponiamo in attesa del fischio di inizio. Che sensazione particolare, puoi essere preparato quanto ti pare ma poi lì, sulla si sfumano tutte le certezze ed infatti “sporchiamo” l’esercizio in maniera anche inusuale rispetto agli ultimi giorni. Tutto sommato non è un disastro.
SINGOLO
Nel pomeriggio il primo ad esibirsi è Bedo con il singolo. Come al solito mi piazzo vicino per vedere meglio. 1 bandiera, 2, 3, 4 tutto bene, a volte scomposto ma ci sta, 5 bandiera ok. Purtroppo, all’ultimo passaggio, una, due, tre, bandiere giù.
Unica nota di colore il dialogo sul meteo con una ragazza della sicurezza, che mi ha conosciuto per tutta durata dell’esercizio come un inglese in ascensore, per poi vedermi andar via a testa bassa come un veneto al quale hanno appena rigato la macchina.
GRANDE SQUADRA
Inizia l’attesa per l’esercizio della grande squadra, non c’è una esibizione più importante delle altre, ma il fascino di questa gara è il coinvolgimento di tutti. Un carillon formato da tanti ingranaggi che suonano assieme. Dopo un paio di esibizioni viene chiesto da alcuni responsabili di valutare se spostare le gare al coperto per vento, dopo non poche discussioni con tutti i responsabili si decide di proseguire all’aperto.
Il vento, come al solito in questa città c’è, ma si gestisce (cit. Bedeschi). Qualche decina di minuti prima ci spostiamo poco lontano nella Piazza del Popolo per l’ultimo ripasso. L’esercizio riesce, anche se con qualche errore, il che conta il giusto. Credo che sia stato meglio così, entriamo in campo senza dare per scontata nessuna presa e così deve essere. Primi lanci e coreografie ad una bandiera, tutto bene, ma si devono stringere i denti per la seconda parte a due bandiere. Anche se l’esercizio è stato semplificato per ottenere il miglior rapporto tra difficoltà e rischio, in base alle nostre capacità, non deve calare l’attenzione. Lancio dopo lancio va tutto bene, fino alla fine. Vi garantisco che la soddisfazione, una volta terminato l’ultimo passo e sentito l’ultimo botto sulla pelle, è stata enorme. Un gran bel risultato già così.
MUSICI
PREMIAZIONI
Finito l’entusiasmo (no, non è vero) ci disponiamo per le premiazioni. Lo speaker annuncerà le classifiche partendo dall’ultimo fino al podio, saltando dal terzo posto al primo posto evitando così che la lettura del secondo sveli indirettamente il vincitore. Bene la coppia che conquista il secondo posto. Stesso piazzamento per la piccola, che nonostante tutto ci lascia sognare un esercizio che poteva essere migliore. Singolo terzo. Per la grande squadra è stata un’altra storia, sentiamo leggere i nomi delle città dall’ultimo posto e si sale, si sale. Già dal decimo si fatica a rimanere fermi. Arriviamo alla premiazione del bronzo, non è il nostro nome. Siamo almeno secondi.
Attimi infiniti ci separano da un “gne” o un “Yahoo” e siamo noi, Contesa Estense. PRIMI, siamo primi. Una soddisfazione incredibile, per tutti. Il risultato dei musici non è stato eccelso, ma prevedibile. Ci sono molti innesti nuovi soprattutto tra le chiarine ed è uno strumento impegnativo da domare, per cui va bene così, stiamo seminando bene. In ultimo i risultati della combinata. È la classifica dei gruppi, ci serve almeno il quarto posto per riportare Lugo in A2, ma l’obbiettivo è centrato con il terzo posto.
Grazie Ascoli e soprattutto grazie a:
Singolo: Luca Bedeschi.
Coppia: Andrea Zenico e Luca Bedeschi.
Piccola Squadra: Andrea Zenico, Luca Bedeschi, Niccolò Savioli, Luca Pavani, Marco Randi e Gian Luca Trioschi.
Grande Squadra: Luca Bedeschi, Nicola Giovanardi, Andrea Mazzotti, Simone Mazzotti, Martina Patuelli, Luca Pavani, Marco Randi, Niccolò Savioli, Gian Luca Trioschi, Andrea Zenico.
Musici: Lucia Argnani, Lucrezia Diversi, Martina Drei, Marcello Nigro, Marta Nigro, Martina Piancastelli, Desiree Battaglia, Enrico Frontali, Andrea Petralia, Luca Scalaberni, Valentino Spada, Rolando Zanelli.
Portabandiere: Giovanni Bacchini, Gabriele Guerrini, Daniele Medri, Marco Montanari, Gian Marco Piancastelli, Lorenzo Savioli.
Porta stendardo: Fabio Savioli.